Pippo, una storia d’amore e gratitudine tra uomo e cane

 

Pippo

 

“Pippo, cane senza padrone dal mantello marrone e dagli occhi dorati colmi di colori antichi e di una pace ritrovata, visse circa 20 anni sul belvedere Puccini.

Comparso nel 1977 con una profonda ferita da arma da fuoco sulla schiena, seppe perdonare e convervare fiducia negli uomini.

Adottato dagli abitanti del lag, non compì gesta straordinarie ma inserò a tutti il vero significato di bontà, perdono, amicizia e libertà.

Prigioniero come ogni essere mortale nella rete della vita e del tempo, testimoniò la magia di un’esistenza pienamente vissuta con dignità e coerenza alla propria natura.

Una storia d’amore e gratitudine reciproca tra l’uomo e l’amico cane.”

-Torre del Lago di Puccini, dicembre 2000-

In riva al  lago toscano di Massaciuccoli, a Torre del Lago (Lucca), all’inizio dell’area pedonale, ci incuriosirà la statua in bronzo di un cane.

Il suo nome era Pippo, è stato un’anima davvero speciale, come inciso dalla targa alle sue zampe.

Questo bellissimo cagnolone, non avrebbe fatto gesta eroiche, se non quella del perdono nei confronti di colui che lo avrebbe quasi assassinato.

Gli abitanti del lago capendo suo valore e la sua storia, non lo hanno solo curato e accudito, ma hanno desiderato rendere immortale il suo gesto, puro e incontaminato, come del resto, lo è quello di tutti gli animali.

Il vero amore può essere donato solo da un cane che non sa serbare rancore, perché il cuore di un animale è autentico e non corrotto come quello dell’uomo.

Non sarete gli unici ad aver voglia di accarezzare la statua, come dimostra l’erosione del rivestimento esterno, per ringraziarlo per la sua fiducia e forse anche per chiedere perdono a nome dell’umanità.

Accarezzandolo scompare la patina scura che lo ricopre, rivelando sotto di essa un colore aureo e splendente… è un cane dal cuore d’oro!