Mantelli Merle, una moda pericolosa?

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Il Merle è un gene che determina, tra le tante cose, una combinazione di colori nel manto dei cani.

Più che un colore di fatto è un “pattern”… una caratteristica. Si presenta infatti come un mantello a macchie scure, molto irregolari e asimmetriche, a contorno strappato, su una base più chiara a cui si possono eventualmente aggiungere macchie bianche e focature.

In alcuni Merle i colori possono anche trovarsi sotto forma di striature, Brindle Merle, o con color cioccolato, Liver Merle ma solitamente non sono accettati dagli standard di razza.

Oltre a modificare il colore del mantello, il gene Merle modifica anche il colore degli occhi e la pigmentazione del tartufo e delle zampe. Il gene merle modifica il pigmento scuro degli occhi, a volte facendo passare un occhio da scuro a blu, o anche solo parte dell’occhio. Il colore dei cuscinetti delle zampe e il naso può essere screziato rosa e nero.

E’ possibile anche che il merle si presenti anche solo localmente o in sostituzione di una tipica colorazione (ad esempio nel nero focato al posto del nero).

Le razze che lo presentano sono poche e quasi tutte nel gruppo dei pastori (collie, border collie, pastori australiani, pastori bergamaschi, corgi, shetland, beauceron…).

Tra i non pastori è presente nel bassotto, anche se non è il colore più tipico. Se ne vedono di più negli ultimi anni da quando è di moda.

Negli Alani il mantello Merle si può originare dall’accoppiamento tra: arlecchino-arlecchino,arlecchino-mantel tiger,arlecchino-nero.
Si tratta di un alano a “tutti gli effetti” con la sola variante di colore nel mantello che si presenta con fondo grigio e macchie nere oppure con la stessa colorazione e macchie bianche distribuite similmente al mantel-tiger.
Ad oggi questo colore viene considerato un difetto e in alcuni paesi non è compreso nello standard anche se può ottenere il Pedigree con la dicitura “non idoneo alla riproduzione”.

Il gene Merle  ha un comportamento dominante  e quindi l’accoppiamento tra un merle e un “non merle” (esempio un nero focato) dà sempre una media del 50% di cani merle già dalla prima generazione.

Il gene Merle viene definito sub-letale. Se un soggetto eredita da entrambi i genitori il gene Merle (e per verificarsi questa cosa entrambi i genitori dovranno essere di colore Merle,o solo con certi specifici alleli del gene Merle), ci troveremo di fronte ad un soggetto omozigote con doppio gene merle, conosciuto meglio come “double merle”.
Al contrario dei geni letali, che se si combinano causano il riassorbimento del feto, nel caso del gene Merle, questo non sempre avviene, favorendo la nascita di soggetti con gravi handicap.

Accoppiando due merle, succede che un 25% dei figli (quelli che ereditano il gene merle da entrambi i genitori) si ritrovano ad avere un corredo genetico “doppio merle” che può provocare disfunzioni gravissime. Sordità, cecità, parziale o totale, monolaterale o bilaterale, assenza degli occhi fino alla morte in fase embrionale e al riassorbimento del feto. Esteticamente perdono molto del fascino del merle: sono solitamente quasi completamente bianchi. L’espressione è spesso compromessa dall’inespressività di occhi che non vedono o vedono malissimo, spesso asimmetrici o di dimensioni ridotte.

E’ un pattern che per molti anni è piaciuto poco… lo si vedeva nei cani grigiastri dei pastori, che non erano considerati di razza. Oggi invece, dopo che la gente “ci ha fatto l’occhio”, piace per il fascino dell’insolito, così come piacciono le morfologie strane e i cani che non passano inosservati.
Tant’è che la nuova strategia di vendita dei commercianti è stata quella di portare questo colore in moltissime razze.

La prima razza interessata dalla nuova “trovata” del Merle è stata il chihuahua, in realtà, il merle non è mai stato presente nella razza fino a pochi decenni fa ed è stato introdotto dagli americani volutamente attraverso l’incrocio con bassotti kaninchen.

Inutile dire che, la “genialata” di introdurre il merle sperimentata dagli americani col chihuahua ha fatto tendenza ed è stata riproposta in numerose altre razze addirittura infischiandosene dello standard e proponendo la colorazione come novità o caratteristica rara e preziosa. Oggi c’è chi pubblicizza e vende bulldog Merle, bouledogue francesi Merle, husky Merle, carlini Merle, spitz Merle, cavalier king charles spaniel Merle.
Basta una razza di taglia compatibile con questa colorazione e il gioco è fatto.

Ma quando vediamo comparire il colore Merle in una razza che storicamente non lo ha mai manifestato, abbiamo una sola certezza: è stato introdotto volutamente attraverso l’incrocio con un cane di razza diversa.

Se il cane merle è di una razza diversa, assieme al Merle che si manifesta subito, entrano nel patrimonio genetico tante altre caratteristiche fuori standard, che dopo il ripetuto reincrocio con cani corretti tendono a sparire in poche generazioni, ma potrebbero ricomparire in futuro.

Il il problema piu’ grave sono poi i cani discendenti di Merle che per un gioco di probabilità si fossero ritrovati ad avere una colorazione in standard noti anche come Merle Criptico (Cryptic Merle), ma pur sempre in possesso del gene Merle, e se accoppiati con un altro Merle creerebbero cucciolate con un 25% di doppi Merle.

Purtroppo la crescente richiesta di cani dal manto Merle alimenta il mercato di allevatori senza scrupoli che non effettuano i test genetici necessari e accoppiano tra loro i cani senza pensarci troppo.

Come sempre MCT vi consiglia vivamente di affidarvi ad allevatori seri e certificati e di non alimentare il mercato deille fabbriche di cuccioli!