Lo stress da veterinario, il ruolo del proprietario e come prevenirlo

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Molti cani mostrano agitazione o addirittura paura quando vengono portati all’interno di un ambulatorio veterinario. Sono diversi i fattori che inducono nel cane stati emotivi negativi e stressanti.

Perché i cani dal veterinario si stressano?

Uno degli eventi tradizionalmente più traumatici per il cane è la visita del veterinario: la maggior parte degli animali mostra sintomi di malessere già nel tragitto da casa all’ambulatorio.
Innanzitutto, un cane che si reca dal veterinario è potenzialmente un cane che sta male e già questo è un elemento sufficiente per far sí che viva un’esperienza infelice. Altri fattori che possono essere stressanti sono stati individuati nel luogo nuovo, caratterizzato da suoni e attività insolite, nella presenza di animali e persone sconosciute.

Inoltre, giocano un ruolo importante anche gli odori precedentemente rilasciati da altri animali che hanno sperimentato un’analoga situazione di stress, e le esperienze precedenti vissute dall’animale, che creano delle aspettative spiacevoli se l’esperienza precedenza è stata vissuta come negativa. Sembrerà strano ma anche i cani, poi, soffrono del cosiddetto “effetto camice bianco”, ovvero l’ipertensione rilevata solo quando il cane si trova in presenza del veterinario.

Lo studio scientifico

In un recente studio, alcuni scienziati hanno voluto analizzare se e come, dal veterinario, le azioni del proprietario influenzano i comportamenti del cane e lo aiutano a ridurre i livelli di stress. I ricercatori hanno studiato 33 cani con relativi padroni, durante 2 visite veterinarie standardizzate, creando due gruppi sperimentali. Il primo gruppo era chiamato gruppo di “contatto”. Per questi cani il proprietario, durante la visita, stava in piedi accanto al tavolo con il cane e lo confortava, parlandogli ed accarezzandolo. Il secondo gruppo, invece, era il gruppo di “non-contatto”, in cui il proprietario era presente, ma non poteva interagire con il proprio cane, standosene seduto tranquillamente su una sedia a circa 3m da dove il cane veniva visitato.

Tutti i cani, chi più chi meno, si stressano

I risultati suggeriscono che tutti i cani sperimentano un certo grado di tensione emotiva già nella sala d’attesa, prima dell’esame, probabilmente a causa dalla novità dell’ambiente, dall’imprevedibilità o incontrollabilità della situazione. Inoltre, come ci si poteva aspettare, sia i comportamenti che i parametri fisiologici attribuibili allo stress aumentano significativamente ed hanno raggiunto un picco durante l’esame veterinario.

Il ruolo attivo del proprietario

Inoltre, i risultati evidenziano l’importanza delle interazioni tra il proprietario ed il cane, sia in forma di parole di conforto che di contatto fisico. Infatti, i cani del gruppo “contatto” mostravano livelli di stress meno accentuati rispetto al gruppo “non-contatto”. Curiosamente si è però notato come la durata delle interazioni cane-proprietario non influenzino ulteriormente la risposta emotiva del cane. E’ infatti sufficiente che ci sia un’interazione di conforto da parte del proprietario per migliorare le condizioni del cane, indipendentemente da quanto lunga.

Per concludere

In sostanza, gli autori suggeriscono che il benessere dei cani durante le visite veterinarie può essere migliorato dalla presenza del proprietario, piuttosto che da una mera presenza passiva del proprietario. Se essere in contatto fisico con il cane non è un opzione, anche le sole parole possono essere efficaci.

Un buon rapporto di fiducia tra cane e padrone è fondamentale nei momenti crisi, e quindi anche dal veterinario: l’animale deve poter considerare il suo proprietario come una figura di riferimento in caso di difficoltà. Al contrario il padrone deve essere in grado di interpretare i segnali di disagio dell’animale, anche quando si manifestano attraverso azioni discrete quali leccarsi il naso, distogliere lo sguardo, scuotersi o sollevare la zampa anteriore, per poter poi ricorrere ai ripari.

Preparare il cane alla visita veterinaria correttamente

Può essere utile preparare il cucciolo alla visita veterinaria effettuando delle visite periodiche di cortesia presso l’ambulatorio, in modo che l’appuntamento dal veterinario possa essere associata dall’animale anche a sensazioni positive; all’inverso, è opportuno fare delle simulazioni di visita con prove di manipolazione a casa per prepararlo a cosa lo aspetterà nello studio dello specialista. In ogni caso è consigliabile evitare un atteggiamento autoritario: anche l’applicazione delle museruola può essere effettuata non come atto punitivo, bensì come routine necessaria a cui il cucciolo può essere abituato con gentilezza e in modo progressivo fin da piccolo.

Evitare che la visita veterinaria diventi un’esperienza traumatizzante per il cane è fondamentale per tutelare il suo benessere, in quanto le visite ambulatoriali sono una routine di base irrinunciabile per preservare la salute di tutti gli animali domestici. Mantenere stabili i parametri dell’amico a quattro zampe è importante anche affinché il veterinario possa misurare correttamente i parametri vitali del cane senza, ad esempio, che il battito sia accelerato da sensazioni di allerta.

 

 

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Fonti: https://www.cscpadova.com – https://www.veterinarimilano.eu