La storia a lieto fine di Moko

Moko e amici
Dall’orrore del cinodromo di Macau alla sua nuova vita in Canton Ticino

Moko al cinodromo di MacauCiao, mi chiamo Tamoko, Moko per gli amici.
Sono un greyhound e la mia terra natia é l’Australia.

Di questo paese non ricordo quasi nulla perché quando sono nato, io e i miei fratelli siamo stati deportati in Cina, a Macau.

Nessuno di noi aveva la stoffa del campione e quindi il nostro “proprietario” ha deciso che poteva comunque guadagnare qualcosa vendendoci.

Ho trascorso 4 anni nelle gabbie del cinodromo di Macau, il peggiore cinodromo al mondo.
Mangiavo poco, mi allenavo, gareggiavo e poi tornavo nella mia umida e buia cella.

Nonostante fossimo tantissimi non ho mai potuto socializzare con i miei compagni di sventura.
Quando uscivamo ci facevano sempre indossare una museruola.

Accadeva spesso che durante le gare qualcuno di noi si infortunasse… molto spesso l’infortunato non rientrava nella sua gabbia…
Ho imparato a fare ciò che mi veniva chiesto, a non prendere mai l’iniziativa.
Cinodromo di MacauUn giorno sono arrivate delle persone nuove al cinodromo, parlavano una strana lingua, ci accarezzavano, ci parlavano in modo dolce, non ci strattonavano e quando era il momento di uscire per fare i bisogni ci facevano fare dei giri extra.

L’uomo gentile che era con loro aveva uno strano aggeggio per farci foto e video.

Le due ragazze continuavano a farci un sacco di complimenti e coccole e ci hanno persino tolto le museruole.
Alcuni di noi dalla gioia hanno iniziato a dispensare slinguazzate a più non posso.
Io sono stato un po’ sulle mie.
Le attenzioni delicate mi piacevano veramente molto ma sono un timido e quindi non ho fatto grandi feste.
Moko a MacauQuella ragazza però continuava a guardarmi e a parlarmi in modo gentile e i suoi massaggini erano una vera delizia.
Per 4 giorni queste 3 persone sono venute al cinodromo.
Io e i miei compagni le aspettavamo con impazienza perché erano vizi e coccole assicurate… poi non si sono più visti.

Da quel momento però qualcosa é cambiato all’interno del cinodromo.
Non gareggiavamo più e il personale che si occupava di noi era più gentile.
Dopo qualche settimana invece sono iniziate “le sparizioni”.

La mattina alcuni di noi venivano messi nei trasportini e caricati sulle auto… Arrivò il mio giorno.
Eravamo in 5.
Avevo paura.
Gabbia, auto, nave e poi aereo.
Un viaggio lunghissimo.
Moko finalmente se la godePoi la sorpresa … ad aspettarmi c’era quella ragazza che al cinodromo mi aveva dato tante attenzioni.

Ora la mia vita é favolosa!

Ho sempre la pancia piena, ho un comodo cuscino (letto e divano), due compagni di gioco e marachelle, una famiglia che mi ama e mi rispetta.

Questa é la mia storia … al cinodromo mi chiamavano DAND RAT ma non ero nessuno, ora sono MokoGnocco e sono un grey felice.

Grazie all’associazione Pet Levrieri Onlus che denuncia, informa e si batte per far sì che i levrieri non vengano sfruttati per la caccia e per le corse.

Tamoko ora vive in Ticino con la sua famiglia!