In questi giorni non si fa che parlare della riapertura del Dog Meat Trade di Yulin.
MondoCaneTicino ha deciso di non soffermarsi sull’orrore pubblicando post e foto agghiaccianti e neanche di commentare questa pratica per non aprire corrette discussioni antispeciste in questa sede….noi qui parliamo di cani!
Abbiamo deciso però di scrivere una monografia sul ben noto anche in Ticino attivista Davide Acito, che da anni salva grazie all’Associazione Action Project Animal centinia di cani dall’inferno di Yulin.
Davide Acito è un ragazzo di trent’anni originario di Matera che vive sul lago di Garda.
Per Davide la scoperta di questa manifestazione e delle sue conseguenze è avvenuta per caso, grazie alla lettura di un articolo su un giornale svizzero.
Con solo quelle poche informazioni ha deciso comunque di fare qualcosa e così è partito per la Cina.
Le difficoltà durante il viaggio sono state molte, la lingua, l’impossibilità di trovare informazioni, l’omertà delle stesse autorità.
Durante il festival lui e i volontari vanno in giro a riscattare i cani pagando per liberarli.
Hanno bloccato i camion sui cui erano ammassati gli animali diretti al mercato.
Ma intervenire direttamente sul posto non è sufficiente, per questo Davide ha così fondato l’Associazione Action Project Animal, con un progetto dedicato esclusivamente al festival della carne cinese, l’Operazione Yulin.
L’Associazione Action Project Animal non solo riscatta più cani possibile dal Dog Meat Trade ma se ne prende anche cura, è stato infatti creato il progetto Island Dog Village, un luogo di salvezza per gli animali salvati dal Festival di Yulin.
Il prezioso aiuto quotidiano di una squadra di attivisti cinesi grantisce la presenza 365 giorni l’anno veterinari, personale di servizio, custodi e volontari.
Tutti gli ambienti sono sterilizzati quotidianamente, termoregolati e dotati di webcam.
Anche quest’anno Davide ha deciso di tornare a Yulin, di lasciare la sua casa e il lavoro per volare in Cina e continuare la sua battaglia contro il Dog Meat Trade.
Nonostante il passo avanti compiuto dalle autorità, sembra che nulla sia ancora cambiato: “Infatti anche quest’anno il festival di Yulin si celebrerà”, spiega Acito. “Con i nostri collaboratori siamo nella regione di Guangxi – quella dove si trova la città di Yulin – per documentare le condizioni dei cani e cercare di salvarne quanti più possibile: la situazione sembra perfino peggiore di quella dell’anno scorso”, racconta al programma Le Iene.
“Abbiamo deciso di restare vigili nonostante il trionfalismo che ha accompagnato la notizia sulla lista del ministero dell’Agricoltura in Italia, e a quanto pare abbiamo fatto bene”.
“Una situazione ancora più incredibile, se si pensa che a Pechino è esploso un nuovo focolaio di coronavirus in un mercato e la pandemia sembra essere partita proprio da un wet market dove si vendono diverse specie di animali: “E’ inaccettabile che nella capitale ci sia di nuovo il lockdown e dall’altra parte della Cina si celebra un festival dove torturano, scuoiano e mangiano i cani senza nessuna sicurezza alimentare”.
SE VOGLIAMO AIUTARE DAVIDE A RISCATTARE ANCORA PIU’ CANI dall’inferno di Yulin
….possiamo fare una piccola…media o grande…
DONAZIONE ALL’ASSOCIAZIONE ACTION PROJECT ANIMAL