Quando per colpa di pochi, finiamo di mezzo tutti…
In questi giorni abbiamo assistito ad una vera e propria espolsione di intolleranza nei confronti dei nostri cani, ogni giorno nuove segnalazioni di bocconi avvelenati, cani ricoverati o addirittura deceduti e proprietari vittime di terrorismo psicologico.
Terrorismo, certo uso senza problemi questa parola perchè di questo si tratta, rincaro la dose parlando di atteggiamento mafioso, solo le mafie colpiscono i nostri affetti per minacciare noi.
Vigliaccheria é la parola chiave, codardo é chi, invece che affrontare il problema per risolverlo in modo civile, aspetta le tenebre per colpire, certo di non doversi assumere la responsabilità delle proprie azioni.
Fiero leggerà della sua opera sui social, contento di “aver dato una bella lezione”, sorriderà al pensiero che nessun cane si azzarderà per un bel po’ ad annusare la sua dannata aiuola.
Onestamente dubito che sia ipotizzabile che le forze dell’ordine riescano a identificare questi numerosi “personaggi” e, il rischio è, che forti di questo, gli episodi di intolleranza si moltiplichino.
Certo, sappiamo tutti che il nostro bel Cantone non è proprio un esempio di elasticità mentale nei confronti dei nostri amici a 4 zampe, viviamo terrorizzati da un abbaio di troppo, minacciati costantemente da segnalazioni, trovare casa con cani di taglia grande è un odissea, ma ora questo è troppo!
Mi rifiuto di dover pensare ai miei poveri cani in passeggiata con la museruola a vita, mi rifiuto di dover essere in ansia ogni volta che mettiamo il piede fuori di casa, mi rifiuto di rischiare di predere uno di loro per mano di un vigliacco psicopatico…questa per me è violenza.
Le domande che sorgono spontanee a questo punto sono: “che cosa è successo in questi mesi?”, “perchè questi episodi di intolleranza aumentano esponenzialmente?”
Purtoppo le risposte le possiamo trovare in passeggiata, cacche non raccolte, cani a km dai pardoni che fanno bellamente i fatti loro, cani senza richiamo che inseguono ciclisti o si scagliano su altri cani e via discorrendo, e guai permettersi di dire qualcosa ai proprietari, anche questa è violenza…e come ben sappiamo la violenza genera solo violenza.
Negli anni scorsi gli episodi di questo tipo erano veramente rari, ma ora ho notato sulla mia pelle che sono decisamente aumentati, è aumentato il numero dei cani in Ticino? Sicuramente, ma il problema è che è aumentato il numero di detentori irresponsabili e a causa loro ne stiamo facendo le spese tutti.
Viviamo in una società e dobbiamo metterci ben in testa che i nostri errori possono ricadere su tutti, caro proprietario irresponsabile che non raccogli le cacche anche se hai un cestino a 1 mt, o che non richiami il tuo cane se te lo chiedo….perchè lui è buono…(ma i miei no, se sono al guinzagio un motivo c’é, e son Maremmani provenienti da maltrattamenti che non hanno nessunissima voglia di fare amicizia con il tuo Fuffy!), o che lo lasci serenamente terrorizzare i selvatici, perchè deve esprimersi….sappi, amico mio, che tu hai armato la mano dell’avvelenatore, e che il tuo menefreghismo mette a repentaglio le vite di altri cani.
Non ti piace? Puoi sempre andare a fare l’eremita.
Ma noi poveri detentori attenti cosa possiamo fare? Possiamo segnalare i bocconi avvelenati? Certo dobbiamo farlo!
Possiamo fare molta attenzione? Ovviamente è necessario!
Ma sappiamo bene che non sarà sufficiente, dobbiamo dare il buon esempio, dobbiamo aiutare chi sbaglia per inconsapevolezza e imporci seriamente con chi sbaglia per maleducazione, dobbiamo richiedere cestini ove non ce ne sono, dobbiamo richiedere passeggiate e aree cani liberi (adibite solo a cani, niente bici, motorini, monopattini, pattini a rotelle, skate e dischi volanti) con determinazione e insistenza, dobbiamo promuovere il buon senso.
Dobbiamo dimostrare che la stragarande maggioranza dei padroni di cani del Cantone é ben educata e rispettosa solo in questo modo potremo arginare il disastro, tenere i nostri cani al sicuro e rendere omaggio ai cani che hanno perso la vita a causa di questi atti terroristici.
Paola Müller Re
MCT è a disposizione per collaborare e pubblicizzare ogni iniziativa (passeggiate collettive, raccolte firme, momenti di sensibilizzazione) che promuova il rispetto e il buon senso nella speranza che tutta questa intolleranza termini a breve.