Rivista Animali no 119 – luglio / agosto 2022
Lezioni di sopravvivenza
Questa volta non si scherza. No!
E per la verità non è solo la mia umana che non ha la solita voglia di seminare un po’ di ironica leggerezza nelle nostre vite. Anch’io sarò molto molto molto serio. Serio come mai mi avete visto. Visto? Va bene: come mai mi avete letto su queste pagine!
Stavolta ce la siamo vista proprio brutta, Hisotta, la mia umana ed io. Per l’ennesima volta, ma questa poteva finire davvero molto male per quello che ci è capitato qualche settimana fa, una bella mattina primaverile, mentre passeggiavamo rigorosamente al guinzaglio in un piccolo sentiero erboso a Sant’Antonino. E per fortuna c’ero io che ho difeso a spada tratta le due ragioni della mia vita. Sì: la mia rossa tinta lo sapete che la amo da morire, e va beh, anche Hisottina mia che, per quanto rompiscatole, amo pure lei incondizionatamente. Naturalmente avrete già intuito cosa è successo, ma non lavorate troppo di immaginazione perché ve lo racconto io per filo e per segno.
Tutto quanto, “con dovizia di particolari”, direbbe la mia umana.
Dov’ero rimasto? Ah, sì: una bella mattina, al guinzaglio, annusando qua e là, su e giù per il sentierino erboso alla ricerca del posto migliore dove marcare il territorio (io) e dove fare pipì (Hisottina che è femmina non si impegna e sa fare solo quello). La vita è bella, ma sappiate che ho capito come tutto possa cambiare in meno di un secondo, ma che dico? In meno di un nanosecondo. Questo è stato il tempo istantaneo con cui ci siamo girati mentre alle nostre spalle stava arrivandoci addosso alla velocità della luce un Pastore tedesco. Solo. Libero da guinzaglio. Bellicoso e minaccioso. È stato un attimo e ci siamo ritrovati nel peggiore degli incubi, di quelli che non sai chi morirà per primo, io, Hisotta che si è nascosta dietro le gambe della mia rossa tinta, o lei dalla paura di non saperci difendere e dallo shock di vederci sbranare dal lupo. Dov’è il proprietario?!?!? Dove sei?!?!? Urlava a squarciagola prima di individuare un signore, almeno venti metri più lontano, tranquillo accanto alla propria automobile. Per farla breve: il Pastore tedesco (libero e libero di papparsi noi due Chihuahua) voleva azzannarmi. A me non è restato altro che zompettargli fra le zampe cercando di non farmi prendere e provando a morsicargli i polpastrelli, anche se il mio guinzaglio era d’impiccio. Io sono un Chihuahua coraggioso sapete? Però un po’ me la sono fatta sotto pure io. Allora: io zompettavo, lui prendeva la mira per azzannarmi e non ci riusciva, io zompettavo a destra e sinistra e abbaiavo. Intanto, quel “bip bip bip bip” (potete metterci le imprecazioni e le bestemmie che preferite voi) del proprietario provava a chiamarlo, ma figuriamoci se lui tornava indietro. Il richiamo, porca miseria!!!! Il richiamo deve SEMPRE funzionare, altrimenti te lo tieni a casa tua il cane!!! E poi NON va lasciato senza guinzaglio! MAI! Soprattutto perché è pure un cane soggetto a restrizioni e, a quanto abbiamo vissuto, non rispondeva nemmeno al richiamo del padrone.
La mia umana ha tenuto un comportamento consono (anche se era arrabbiatissima) pronta a difenderci. Io ho scongiurato il peggio perché sono un Chihuahua veloce e coraggioso (e diciamocela tutta: sono stato fortunato perché il Pastore tedesco è più tonto di un Pittbull). Finalmente il cane è tornato dal padrone che: primo lo ha messo in auto, secondo si è messo alla guida, terzo è fuggito via. Senza guardare se ci fosse successo qualcosa, se il suo cane ci avesse ferito, se la mia umana avesse bisogno di aiuto. Via! È scappato via quel codardo!
…ma non ha fatto i conti con la mia bella rossa tinta che, seppur molto spaventata, arrabbiata e fate voi cos’altro, ha fotografato l’auto e la targa, ha telefonato all’Ufficio del veterinario cantonale e ha denunciato il fatto. “Lei sfonda una porta aperta”, le ha detto la funzionaria del veterinario cantonale, spiegandole che tutti dovrebbero notificare questi fatti, anche se nessuno si fa male.
Non bisogna mai lasciar perdere, perché la notifica avrà seguito, la persona sarà rintracciata e dovrà rendere conto di quanto successo (e pure del fatto che è scappato via come un ladro, segno che non è la prima volta che gli succede una cosa del genere). E la conferma l’abbiamo avuta da una persona che lavora nei paraggi di quel sentiero e di quel praticello: ha descritto l’uomo e l’auto alla mia umana, e ha detto che tutti hanno paura perché lascia spesso libero quel Pastore tedesco che va ad aggredire gli altri cani.
E poi lì c’è pure un parco giochi con bambini! Ma nessuno dice nulla, nessuno denuncia, nessuno notifica. No, così non va bene! Se vogliamo fermare queste persone che non sanno occuparsi dei loro cani, non li sanno educare, e talvolta li picchiano (come ho sentito che fa quel tipo col suo cane, ecco perché il richiamo non funziona: voi tornereste volentieri da qualcuno che vi mena?!?). Anche la funzionaria dell’Ufficio del veterinario cantonale ha spiegato alla mia umana che se succede qualcosa bisogna subito chiamare la polizia, informare il Municipio del proprio paese e notificare il fatto all’Ufficio del veterinario cantonale. Vi prego, umani! So che tanti di voi, che condividono la vita con noi come fossimo membri di famiglia, sono persone perbene che sanno educarci a dovere, rispettano le leggi tenendoci al guinzaglio e soprattutto se succede qualcosa non scappano come ladri. Però, perché queste cose non succedano più, perché non ci scappi il cagnolino morto (povera Hisottina se l’avesse presa non sarebbe più qui con noi!!!), perché le autorità sanno come intervenire, dovete agire per fare intervenire le autorità. Che possono agire solo se le informiamo.
Dal canto mio, ho potuto spiegarvi come sono stato coraggioso con la mia lezione di sopravvivenza. Il senso civico ce lo dovete mettere voi umani.
Vostro Schwarz the Chihuahua, Unveroamico
con la sua Hisottina bella
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