Vite da copertina

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N. 105 – Marzo – Aprile 2020  –  Vite da copertina

 

Chiara Ferragni, fatti da parte!
Ma che ve lo dico a fare, io Schwarz the Chihuahua Unveroamico, hashtag cancelletto… ma dove cavolo sta il cancelletto su questa tastiera, bioooondaaaaa?!?!?!
Dicevo: io, cancelletto-schwarzthechihuahua su Instagram, volevate che non vi parlassi dei social network? Oramai ce n’è uno per ogni cosa: Twitter che in pochi caratteri (detti “tweet” per i miei amici uccellini, ribattezzati “baueet” per noi Chihuahua & cagnolini) ci consente di rimanere informati e aggiornare gli altri. C’è Instagram, dove condividere belle fotografie ed esperienze, e ci sono molti altri social specializzati e di settore ai quali potersi iscrivere. E poi c’è Facebook, chihui-amici, il più famoso e usato al mondo! E su Facebook insieme a noi “pelosetti” come gatti, cani, cavalli (e chi più ne ha più ne metta) ci sono pure i “piumosotti”: intendo i miei amici che invece del pelo hanno le piume… no, no, non le bionde-rosse tinte come la mia umana o altre umane consimili, ma proprio i volatili.
Ecco, lo sapevo: “Schwarz chiedi subito scusa alle bionde e alle rosse tinte! Non si offendono le signore chiamandole oche!!!!”. Così ha tuonato la mia caporedattrice, ma la mia era solo una battuta, una provocazione per ridere… uff! come la prendete sempre sul serio voi umani! E chihui-ok, chiedo scusa, ma io amo tutte le persone, tutti i cagnolini, tutti gli esseri viventi perché… semplicemente perché sono un “cagnino” (come ci chiama affettuosamente l’umana di Remy, un Chihuahua fiorentino amico mio su FB), e proprio perché sono un cagnino, sono puro e pieno di vero amore!
Anzi, una rossa tinta che amo particolarmente è Belen, sì, Belen Rodriguez! Una molto social, proprio come me, che recentemente se l’è dovuta vedere con un hater che l’aveva pesantemente offesa per una sua fotografia pubblicata su Instagram. Ve la racconto: Belen ha pubblicato una foto in cui abbraccia suo marito Stefano, ed ecco che insieme ai bei commenti sono arrivate le critiche che, in buona sostanza, le rimproveravano di non riuscire a tenere per sé i momenti intimi. Un abbraccio, amici miei, una foto con un bell’abbraccio! Ma scherziamo? Io amo Belen, perché ha pubblicato una bella fotografia piena di amore (adoro le coccole, gli abbracci e i bacetti, come tutti noi del resto). E l’amo ancor di più per come ha saputo rispondere a queste critiche che trasudano tanto di quel virus tutto umano che si chiama invidia. Al commento: “Nemmeno a Capodanno riuscite a vivere la vostra intimità lontano dai social?”, Belen ha semplicemente risposto: “Vedo che manco tu, guardone!”. La mia massima chihui-stima! Sì, perché anche noi pelosetti siamo molto social e pure su di noi incombe la pressione di chi prende troppo sul serio la nostra presenza social e manifesta il proprio disappunto non certo argomentando e aprendo una discussione costruttiva, ma percorrendo la più semplice e subdola via della critica gratuita e dell’insulto spesso pesante. No, così non va proprio!
D’altronde, se vi sono social network dedicati proprio agli animali domestici, se si dà spazio a cani, gatti, pesci rossi e altri animali che di solito condividono con gli umani non solo la casa, ma anche la vita, allora perché non riflettere sui contenuti e sui messaggi dei post? Di solito sono messaggi molto positivi, fotografie di momenti giocosi, coccolosi come quella di Belen e Stefano, solo che siamo noi animaletti con il nostro umano, e via dicendo. Pensate che in Russia esiste il social DruzhOK che significa “Piccolo amico”, assomiglia molto a Facebook ed è il primo social internazionale dedicato a cani e gatti. Su DruzhOK so che si possono iscrivere i propri animali domestici che, in base alla specie, alla razza, al sesso e all’età, vengono collegati ad altri profili simili, così da fare amicizia virtuale, ovviamente!
E c’è pure un servizio di pet tracking, nel caso di smarrimento. Insomma, queste sono informazioni che non vi risultano molto nuove, no? Anche da noi funziona un po’ in questo modo, vero? Compresi gli haters (gli odiatori), pure quelli! Ma a loro, in queste mie riflessioni, non voglio più dare spazio… che poi è il modo migliore di metterli a tacere.
Invece, già che ci siamo (e prima che la mia umana mi censuri perché dice che sono vanesio), vi confido di avere pure io un profilo social su Facebook: 50 sfumature di Schwarz, si chiama. Andate a cercarmi, vi aspetto!
E poi ho pure un hashtag Instagram: sempre cancelletto (che qui non so come si digita, accidenti!) schwarzthechihuahua.
Lì c’è la mia vita, i fotogrammi dei più bei momenti con la mia umana, con mio zio Romeo e con la sua umana, a casa, in vacanza, mentre mi lascio fotografare e mentre non voglio farmi fotografare. Sì, c’è vita, quella di tutti i giorni, quella delle cose belle, la vita che ci strappa un sorriso, perché mai come oggi c’è bisogno pure di quello: il sorriso, la carezza, l’amore. Noi animali siamo semplici, siamo così, siamo innamorati della vita. E di voi umani. Anche quando vi assecondiamo in qualche eccesso, come ad esempio quando dobbiamo fare i VIP (Very Important Pet).
Io sono un Chihui-VIP da quando la mia umana mi permette di scrivere a voi, amici che mi leggete. Però per fare questo ho dovuto passare dalla mia prima copertina, sì: il mio primo shooting fotografico!
C’era bisogno di una mia foto, ha detto l’editore, perché mi si voleva mettere in copertina della Rivista anima.li. Allora, per fare una magnifica figura (sono già bello di mio, eh eh, ma sapete com’è…) siamo andati dal fotografo che aveva ottimi croccantini!
Abbiamo giocato con la mia umana e il fotografo mi ha fatto le fotografie. Finito lì? Noooo! Dovete sapere che quest’anno, il mio Chihui Dog Club di Lugano (del quale faccio orgogliosamente parte) ha organizzato il secondo shooting fotografico, stavolta di tutti noi chihuahua, per realizzare il calendario 2020! A me è toccato aprire l’anno con il mese di gennaio!
Ma sapete che vi dico? Alla fine, a parte me e le mie foto, i miei profili Facebook e Instagram (appunto: Chiara Ferragni fatti da parte!), tutti noi siamo “cani da copertina”: quella copertina sulla quale a casa, meglio se appiccicati al nostro umano o alla nostra umana (a me è toccata la rossa tinta), ci accoccoliamo per riposare, e per ricevere un sacco di carezze.
Le stesse che sogniamo di dare a voi!

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