Prima del microchip, l’identificazione si praticavano con i tatuaggi. Ad oggi è una pratica obsoleta e sostituta dall’impianto del microchip. Per curiosità ecco alcune informazioni.
Il tatuaggio dove veniva praticato?
All’interno della coscia destra. Era una pratica che comportava non pochi problemi: lo scolorimento progressivo delle sigle tatuate, la presenza di peli
che ostacolano la lettura e la necessità di sedare o a volte addirittura anestetizzare il cane per tatuarlo. Il codice del tatuaggio si compone di solito del codice comunale, le due ultime cifre del codice ISTAT, la sigla provinciale ed un numero progressivo in genere a quattro cifre. Il codice del microchip, per lo standard europeo invece è una sequenza di 15 numeri.
che ostacolano la lettura e la necessità di sedare o a volte addirittura anestetizzare il cane per tatuarlo. Il codice del tatuaggio si compone di solito del codice comunale, le due ultime cifre del codice ISTAT, la sigla provinciale ed un numero progressivo in genere a quattro cifre. Il codice del microchip, per lo standard europeo invece è una sequenza di 15 numeri.
Che differenza c’è tra i codici di tatuaggio di anagrafe animali da affezione ed i codici dell’allevamento?
Il codice di allevamento, che ovviamente è apposto sui cani di razza, in genere è localizzato sull’orecchio sinistro ed è strutturato con l’ultima cifra dell’anno in corso, la sigla provinciale ed un numero progressivo in genere a tre cifre. La sigla provinciale può essere sostituita da un acronimo a tre cifre, che indica l’allevamento di provenienza.
Se leggo un tatuaggio posso ricercarlo con gli stessi metodi che uso con il microchip?
Certamente si, utilizzando l’apposito spazio previsto, ma la ricerca è sempre meglio farla in parallelo, nel senso che è sempre bene verificare comunque la presenza del microchip. E’ da sottolineare tuttavia che il tatuaggio fornisce immediatamente alla lettura la sigla della provincia di appartenenza del cane.