L’Amore che resta – Rivista Animali no. 117

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Rivista Animali no. 117 / marzo – aprile 2022

L’amore
che resta…

Schwarzthechihuahua…ma quanto mi viene ancora da ridere quando ci penso! Beh, se devo essere sincero, mi viene un po’ di malinconia. Ma passa subito, neh! Non è vero: passa piano piano e ritorna durante la giornata, la sera quando esco per l’ultima pipì, la mattina quando non ho più nessuno a cui ringhiare per tenerlo lontano dalla mia pappa.
Tranquilli amici, Hisotta è ancora qui con me e non sto parlando di lei: non è ancora scappata di casa, non è finita sotto un sacco di foglie d’ulivo dove sta sempre a cercare le olive da trangugiare, non è rimasta chiusa nell’armadio dove entra alla perenne ricerca di cibo.
Non è nascosta sotto il divano dove si rifugia quando protesta perché non vuole indossare la maglietta per uscire, non si è ficcata sotto il letto da dove ti guarda con gli occhi da aliena come per dire: “Prendimi se sei capace!”.
Hisotta è qui con me viva e vegeta (vegetissima, fin troppo, diciamolo pure eheh).

Quando sorrido pensandoci, quando mi assale la malinconia, io penso a mio zio Roméò di Losanna, da dove è partito a metà dicembre scorso per venire qui da noi a farsi un mesetto pieno pieno di vacanze. E che vacanze!
Dovete sapere che questi cagnolini cittadini (come lui) hanno la puzza sotto i baffi, vestono alla francese (maglioncini dolcevita comodi e “casual chic”, dice la figlia della mia rossa tinta). Scendono dall’appartamento due volte al giorno e una volta a notte fonda per fare i bisognini e “pure l’asfalto va bene” (in realtà l’erba c’è, in città, ma sull’erba c’è sempre un cartello che dice “QUI NON FACCIO PIPÌ O PUPÙ”, naturalmente rivolta ai cagnolini cittadini). Ma dico io!schwarz 117
Tant’è, dicevo, Roméò – puzzetta – sotto – il – naso – che – vive – in – città è venuto a stare da noi, Chihuahuini di campagna (beati e felici di esserlo). Che poi significa: “Hisottina and Me” usciamo in giardino tutte le volte che vogliamo (e non lo vogliamo: Hisotta quando c’è vento forte perché se la porta via, mentre io non voglio uscire quando piove troppo, perché così, tanto per fare lo schizzinoso).
Noi Chihuahini di periferia rurale vuol dire: non abbiamo orari di rientro quando bighelloniamo nella grande vigna di casa (per Roméò ci vorrebbe un GPS ahahah! Ok ok, scherzavo), facciamo grandi passeggiate sul Piano di Magadino (chilometri e chilometri baciati dal sole, con tutti gli odori e le puzze che ci piacciono da morire nell’aria, e tutte le fermate pipì, cacca, cacca, pipì…).
Noi Chihuahuini di qui, che siamo liberi di sporcarci e rotolarci nella terra, nel fango (ok stavolta non ha proprio piovuto, rimanderemo il fango a data da definire), e via dicendo. In definitiva, noi Chihuahui liberi! Punto.
 
Però devo dire che zio Roméò si è adattato immediatamente: si è tolto la puzzetta sotto i baffi, ha preso possesso di una delle cucce a sua disposizione qui da noi (sì: ne ha tre, una in sala, una nella stanzetta e un posto sul pouf del divano… non si sa mai…), e ha cominciato a vivere la vita che tutti i cagnolini desiderano vivere: libero (o quasi) da condizionamenti cittadini.
schwarz 117È stata una bella vacanza, la sua. E, per noi, lui è stato una bella compagnia.
Pensate che quella smorfiosa di Hisottina andava da Roméò con passo felino (ed è una cagnolina ahahah!!! cosa non si fa per piacere), lo provocava tipo: “Guarda Roméò quanto sono carina, quanto sono bellina, quanto sono…”, (questa parola non la posso dire perché la mia rossa tinta mi taglia i gioiellini, ma avete capito no? E poi va là, Hisotta piantala!).
Poi, sempre Hisottina, veniva da me con lo stesso repertorio: “Guarda Schwarzino quanto sono bellina e quanto sono carina…”.
Noi, maschietti “interi” come dite voi umani (che poi significa che abbiamo tutti i nostri gioiellini al loro posto, pronti all’esplosione dei chihui-ormoni come fuochi d’artificio), non ce lo facevamo dire due volte. E allora quante lotte, quanto giocare e rotolarsi, tutti e tre, tutti e due io e lei, tutti e due lei e Roméò! Lei, lo avrete capito, c’entrava sempre.
Che volete, è una femmina!

Insomma, abbiamo passato un mese bellissimo tutti e tre insieme: io, Hisottina e zio Roméò. Un mese che è volato molto in fretta, frettissima, troppissimo in frettissima.schwarz 117
Non abbiamo mai litigato. Ok. La verità? Solo qualche volta, una o due. Mica come voi umani che in questi periodi siete “ringhiosi” più del solito, siete “suscettibili” sempre più del solito, mostrate i canini e date la colpa alla pandemia (mai responsabilità vostra eh? Mai un mea culpa eh? Mai “la vita è troppo corta per farci mancare gentilezza, ascolto dell’altro, comprensione, empatia”, eh?). Oh Dio-Chihuahua, sono diventato filosofo come mia zia Alice, l’umana di zio Roméò, per intenderci. L’adoro, mia zia Alice. Lei dice che è perché ci somigliamo di carattere. Un giorno ve lo spiegherò, perché questa è tutta un’altra faccenda.
Dicevo, ho adorato zia Alice fino alla sera in cui ho visto la mia rossa tinta trafficare con la valigia di zio Roméò. Poi l’ho un po’ odiata, giusto un pochino, perché ho capito che sarebbe ritornata a casa. E di conseguenza Roméò sarebbe rientrato da lei. Fine della vacanza. Fine della storia. Anche zio Roméò, quella sera, si è intristito parecchio. L’unica che non ha capito un tubo è Hisottina che ha continuato imperterrita con il suo fare da civettuola.
Infatti, l’indomani abbiamo accompagnato zio Roméò a casa sua, a Losanna, dove lo aspettava la sua umana zia Alice e dove siamo stati insieme tutti quanti ancora due giorni. Poi, come tutto, è finita anche la nostra mini vacanza cittadina e siamo rientrati a casa nostra. Lasciando zio Roméò a casa sua. Lui è tornato a fare il cane cittadino. E noi siamo tornati ad essere una coppia di Chihuahui rustici.
…però… che bello è stato!
E ora… quanta nostalgia! Sono certo che pure Roméò senta un po’ di nostalgia per noi.
Sapete che vi dico? È bello così, con tanta tanta tanta nostalgia.
Perché qualcuno ha detto che la nostalgia è l’amore che resta!

Vostro Schwarz the Chihuahua, Unveroamico
con la sua Hisottina bella

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