Ecco Buddy, il barboncino a caccia di sigarette di contrabbando – TIO 20Minuti

L’animale in azione per la prima volta alla frontiera sud. Negli ultimi anni, il contrabbando di sigarette è in crescita

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CHIASSO – Bus, camion, mini-van, camper, automobili. Non c’è anfratto di queste vetture dove non possa arrivare, col suo infallibile fiuto, Buddy, il piccolo barboncino nero specializzato nella ricerca di tabacco, in azione per la prima volta alla frontiera sud, al valico autostradale di Brogeda, insieme con gli agenti dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC).

Nel video, il cane, “guidato” dall’agente Daniel Maucher, si muove fra le vetture alla ricerca (e alla scoperta) di stecche di sigarette e di prodotti a base di tabacco trasportati illegalmente. Il sergente Fausto Fedele, responsabile tecnico per l’unità cinofila della Dogana Sud, ci descrive le caratteristiche dei cani, fornendoci alcune informazioni relative ai controlli.

Un fenomeno in espansione – Sebbene possa sembrare un fenomeno “romantico” risalente a qualche decennio fa, e ormai passato di moda, il contrabbando di sigarette è in espansione. Stando ai dati forniti a Tio/20 Minuti dall’UDSC, negli ultimi anni, è quasi triplicato il numero di “muli” (cioè persone coinvolte nel contrabbando) arrestati nella Confederazione, passando da 10 (2021) a 28 (2023). Solo nei primi nove mesi di quest’anno sono stati individuati 32 casi di contrabbando “professionale”, per un totale di oltre 740’000 sigarette.
Oltre 5’000 casi in Svizzera – Negli ultimi tre anni, sono stati scoperti tra i 4’000 e i 5’000 casi di contrabbando di sigarette all’anno in Svizzera. La maggior parte degli episodi ha riguardato piccole quantità, fino a 20 stecche (4’000 sigarette), «per lo più per uso personale, per il passaggio all’interno della cerchia familiare o a conoscenti». Sebbene gli altri casi di contrabbando di sigarette rappresentino solo una piccola parte della quantità totale, «non sono meno interessanti poiché ogni volta vengono sequestrate in media 125 stecche (25’000 sigarette)».

I muli: dal Belgio all’Africa centrale – I muli provengono principalmente da Paesi in cui il prezzo delle sigarette è molto più basso rispetto alla

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Svizzera. Tra questi la Turchia, la Repubblica Democratica del Congo e l’Egitto. In passato provenivano dall’Europa dell’Est. La maggior parte dei muli vive all’estero, in Europa occidentale e orientale (soprattutto Francia e Belgio) e in Africa centrale. L’UDSC è «attivo per scoprire le strutture criminali che si celano dietro questi traffici e per combatterle».

La destinazione – Molto spesso le sigarette sono destinate ai Paesi limitrofi. Si riscontra anche il fenomeno della rivendita online da parte di privati. «Considerato il fatto che le persone non possono o non vogliono pagare i dazi doganali – conclude l’UDSC – rinunciano alle sigarette, che vengono sequestrate e poi distrutte».

Di Andrea Quadroni, giornalista 

FONTE: TIO 20 MINUTI

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