Una ricerca dell’Università degli Studi di Milano ha evidenziato la presenza di un sottoprodotto della nicotina nel pelo e nel sangue degli amici a quattro zampe.
Anche i cani sono vittime del fumo passivo. A questa conclusione è arrivata una ricerca dell’Università degli Studi di Milano dopo avere individuato tracce di un derivato della nicotina nel pelo e nel sangue degli amici a quattro zampe. Dopo avere osservato 32 cani, di cui 16 esposti al fumo passivo, i ricercatori hanno cominciato l’indagine. Gli scienziati prima hanno prelevato ai cuccioli un campione di peluria e di liquido ematico e poi hanno sottoposto il materiale ad analisi di laboratorio. I risultati sono stati sconvolgenti. Sì, perché un complesso test biologico ha evidenziato la presenza della cotinina, sottoprodotto della nicotina, nel pelo e nel sangue dei cani appartenenti a uomini e donne soliti accendersi una sigaretta.
“Finora nell’amico a quattro zampe non era stato ancora evidenziato che la coabitazione con proprietari fumatori inducesse nell’organismo di questi animali la presenza di cotinina. Come per i bambini, anche per i pet
l’esposizione al fumo può avvenire non solo per l’inalazione ambientale, ma anche attraverso l’assorbimento transdermico“, ha dichiarato Silvia Mazzola, docente di Fisiologia Veterinaria all’Università degli Studi di Milano.
Che poi ha aggiunto: “Sensibilizzare i proprietari di animali fumatori sui potenziali danni che il fumo passivo potrebbe arrecare ai loro pet non è un fattore trascurabile, non solo in termini di prevenzione delle malattie legate al fumo, ma anche di tutela del benessere animale“.
Lo studio completo è consultabile sulla rivista scientifica “Animals“.
Fonte: https://www.teleambiente.it